Oggi pomeriggio poco dopo le 15 si è verificata una tremenda esplosione nella Centrale Idroelettrica di Bargi, a Camugnano, presso la diga del bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino bolognese. Si tratta dell’impianto più potente dell’Emilia-Romagna. Purtroppo il bilancio dell’incidente è subito parso molto grave. Allo stato attuale, si registrano quatto decessi, 5 ustionati – alcuni dei quali in gravi condizioni – e altre 6 persone disperse nei sotterranei della Centrale. Il comandante dei Vigili del Fuoco, Calogero Turturici, ha spiegato la dinamica dell’incidente: “L’incendio è scoppiato al livello meno 9”, ha detto. “I locali erano interessati a lavori di manutenzione e ora sono sommersi, almeno stando alle indicazioni di chi è sceso lungo il condotto”. (continua dopo la foto)
A quanto si è saputo, oggi era il giorno del collaudo di uno dei due gruppi di produzione. Ma al momento dell’accensione si sarebbe verificato lo scoppio a causa dell’esplosione di una turbina. Il sindaco di Camugnano, Marco Masinara, ha spiegato che i soccorsi sono complessi: “Mi hanno riferito”, ha dichiarato, ” che i Vigili del Fuoco stanno cercando di entrare, ma che stanno incontrando delle difficoltà”. Le testimonianze dei soccorritori portano alla luce un quadro veramente drammatico. “E’ un disastro impressionante”, si sente in un audio. “Mi tremano le gambe”. (continua dopo il video)
❌#Bologna, #esplosione nel primo pomeriggio di #oggi in una centrale idroelettrica semi-sommersa a Bargi, nei pressi del lago di Suviana: soccorsi 3 operai feriti, #vigilidelfuoco impegnati nelle operazioni di ricerca di possibili dispersi. Intervento in corso [#9aprile 16:30] pic.twitter.com/EsT20o16lM
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) April 9, 2024
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Il direttore regionale dei Vigili del Fuoco, Francesco Notaro, sta coordinando le ricerche dei dispersi. “Nonostante lo scoppio abbia provocato un allagamento”, ha spiegato, “speriamo che i dispersi abbiano trovato riparo da qualche altra parte della piastra”. I lavori, in ogni caso, dureranno ancora per almeno 6 o 7 ore. I tecnici coinvolti sono 12, tutti addetti appartenenti a ditte esterne. Fra loro, risulterebbe presente solo un ex dipendente dell’Enel, la società che controlla la Centrale elettrica. Il Ministro dell’Interno Piantedosi ha parlato di “tragico bilancio delle vittime e dei feriti. La mia commossa vicinanza ai loro familiari. Sto seguendo l’evolversi della situazione e la ricerca dei dispersi”. Messaggi di solidarietà sono giunti anche dal Premier Giorgia Meloni e da Antonio Tajani.