Per chi consuma gas, il passaggio forzato al mercato libero è ormai imminente. Con i primi bilanci che, stando ai calcoli del Messaggero, non è certo confortante. Prendendo come esempio la città di Roma, la testata ha infatti rilevato come ci sono soltanto 3 offerte del mercato libero più convenienti sia dell’offerta Placet (che scatta in caso non si faccia alcuna scelta) che di quella riservata ai clienti vulnerabili, su un totale di 458 offerte. Si tratta dello 0,66%, ha sottolineato il Messaggero riportando i dati di un’analisi svolta da Assoutenti. Anche a Milano “sono solo 3 su 479 offerte, le proposte più convenienti, appena lo 0,63%. Per la svolta sulle bollette dell’elettricità la data è, invece, slittata a luglio”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nel caso del mercato elettrico, sarà l’asta tra 20 operatori gestita dall‘Acquirente Unico a decidere il destino dei 4,5 milioni di clienti domestici non vulnerabili interessati dal passaggio al mercato libero, che mette a rischio anche oltre 2 mila posti di lavoro (tra cui gli addetti ai Call Center) impiegati nella maggior tutela. Ma come funziona nel dettaglio la svolta del gas, scattata nonostante le pressioni per una proroga da parte del governo? Presto detto. (Continua a leggere dopo la foto)
Nelle prossime ore 5,5 milioni di famiglie italiane finora nel mercato tutelato dovranno cambiare operatore oppure rimanere con quello che garantiva la fornitura nel tutelato, optando per un’offerta a prezzi variabili o fissi. Se invece l’utente non fa assolutamente nulla, scatterà l’offerta Placet in deroga a prezzo variabile, con condizioni economiche e contrattuali definite dall’Arera, ma con componente fissa annuale (Pfix) definita dal venditore stesso. (Continua a leggere dopo la foto)
Stando ai dati pubblicati sul portale dell’Arera, però, il rischio per chi lascia il tutelato è quello di ritrovarsi tra le mani bollette a dir poco appesantite. Il consiglio del Codacons è quello di “puntare sulle offerte a prezzo variabile rispetto a quelle con tariffa fissa, anche perché con il prezzi del gas in discesa libera c’è da sperare in uno sconto futuro. Se si abita in una città del sud, o nella Capitale, il conto più salato nel 2024 è però praticamente assicurato” è stato l’avvertimento dell’Unione consumatori.
Più nel dettaglio, “la bolletta media del gas, approfittando delle migliori offerte presenti nelle principali città italiane, si attesta a 1.905,43 euro annui a nucleo, un conto più pesante del 14,56% rispetto alla bolletta media stimata da Arera per il 2024 per gli utenti che rimarranno nel tutelato”. In media, si tratta di una spesa maggiore di 242,28 euro a famiglia.
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