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Bill Gates: “Servono miliardi di dosi e bisogna trovare i soldi per finanziarle”

Pubblicato il 01/10/2020 10:13

Ci troviamo “alla vigilia della grande conquista scientifica”, come la definisce Bill Bates. Un vaccino sicuro ed efficace contro il Covid-19 “sarà disponibile all’inizio del prossimo anno”. Ovviamente per eradicare la malattia, prosegue il multimiliardario, “il vaccino dovrà essere per tutti o sarà il disastro”. Il che significa che bisogna assicurarsi che vi sia l’effettiva capacità di produrre miliardi di dosi, di trovare i finanziamenti per per realizzarla e individuare le strategie più idonee per la sua distribuzione.

Non si lascia sfuggire nulla chi vuole arrivare in ogni angolo della terra per fornire protezione dal virus. Mentre “la maggior parte della produzione vaccinale è già destinata ai Paesi più ricchi”, i Paesi più poveri, pur ospitando quasi la metà della popolazione terrestre, “non hanno un potere d’acquisto tale da stipulare accordi vantaggiosi con le società farmaceutiche”. Nella migliore delle ipotesi, stando alla situazione attuale, “questi Paesi saranno in grado di immunizzare solo il 14% della loro popolazione”. “La catastrofe sarà anche morale”, spiega il fondatore della “Bill & Melinda Gates Foundation”, considerata la più grande fondazione privata del mondo, detenendo $ 50,7 miliardi di attività.

Ma attenzione, perchè il problema non ricade esclusivamente nella differenza che ci sarà tra Paesi ricchi che sono riusciti ad asicurarsi le dosi e quelli a reddito medio-basso.  Bisogna tenere in considerazione, evidenzia il fondatore della Microsoft Corporation, che “le nazioni ricche rischiano di infettarsi nuovamente, perché non tutti saranno disposti a vaccinarsi”; Mentre, ripete il concetto: “l’unico modo per eliminare la minaccia di questa malattia in qualche luogo è quello di eliminarla in tutti i luoghi”. 

Esistono dei nuovi modelli di previsione elaborati dalla Northeastern University, spiega Bill, che “ci aiutano a capire che cosa accade se la distribuzione del vaccino è così disuguale”. Sarebbero due i possibili scenari che sono stati analizzati dagli esperti: “nel primo, i vaccini vengono distribuiti a tutti i Paesi in base al numero degli abitanti. Nel secondo, troviamo una situazione che si avvicina di molto a ciò che sta accadendo in questi giorni, ovvero che i cinquanta Paesi più ricchi del pianeta avranno a disposizione i primi due miliardi di dosi di vaccino. In questo scenario, il virus continuerà a diffondersi incontrollato per quattro mesi in tre quarti del globo. E vedremo raddoppiare il numero delle vittime”.

Il messaggio è chiaro e il multimiliardario lo dice esplicitamente: o il vaccino sarà per tutti o sarà il disastro.