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Berlusconi: “Chi non si vaccina deve accettare le limitazioni”

Pubblicato il 27/07/2021 11:41

Scrive Silvio Berlusconi, candidamente, in un lettera al Corriere della Sera: “Chi decide di non vaccinarsi non può imporre le conseguenze della sua scelta agli altri e deve accettare le limitazioni che ne derivano, per la tutela della salute delle altre persone. È come il divieto di fumo nei luoghi pubblici, che fu il nostro governo a volere (salvando migliaia di vite umane ogni anno): a nessuno è vietato di fumare, ma a nessuno è consentito infastidire o far ammalare gli altri fumando nei ristoranti, negli uffici o sui mezzi di trasporto. Per questo molto opportunamente Forza Italia chiede l’obbligo vaccinale in un settore delicato come la scuola, nel quale potrebbe essere in pericolo la possibilità stessa della ripresa della didattica in presenza, fondamentale per il processo formativo dei nostri ragazzi”. (Continua a leggere dopo la foto)

Continua Berlusconi: “Sui vaccini insomma sono necessari senso di responsabilità, unità nazionale, nessuna strumentalizzazione politica. Altrimenti rischiamo di spegnere la luce che comincia a vedersi in fondo al tunnel”. E ancora: “Sono preoccupato dal fatto che il Paese si stia dividendo nella più assurda delle polemiche, quella sui vaccini. È del tutto illogico dare una caratura ideologica o politica ad una questione che è prettamente scientifica. Non parlo solo del green pass, che è una misura di buon senso alla quale noi siamo assolutamente favorevoli così com’è, ma che — come ogni strumento — naturalmente può essere discusso e migliorabile come legittimamente chiedono i nostri alleati”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Parlo proprio del fatto che — se la grande maggioranza degli italiani è fortunatamente consapevole della necessità e dell’importanza del vaccino, non solo come mezzo di protezione individuale, ma come strumento per tutelare la collettività e il diritto degli altri a non essere contagiati — esiste però una minoranza non irrilevante e molto rumorosa che contesta tutto questo. Cattiva informazione, pseudo-scienza, paure irrazionali fomentate dalla babele di messaggi veicolati dai social, voglia di strumentalizzazione politica ma anche — dobbiamo riconoscerlo — la comunicazione confusa e contraddittoria di parte del mondo scientifico attratto dalla ribalta televisiva, hanno creato una miscela pericolosa”, scrive.

Conclude Berlusconi: “La cosa che più mi rattrista — avendo dedicato tutta la mia vita a battaglie di libertà — sono le parole di chi fa dell’opposizione ai vaccini e al green pass, ma anche all’obbligo delle mascherine e del distanziamento, una questione di libertà. Come se quella di non vaccinarsi, di non adottare elementari cautele, fosse una scelta che non ha conseguenze sugli altri. Come se non esistesse, fra i diritti tipicamente liberali, quello all’integrità della persona, e quindi ad andare al ristorante, a prendere l’aereo, a partecipare ad uno spettacolo o a una manifestazione sportiva senza il rischio di essere contagiati. Nelle manifestazioni ho visto i No vax indossare la stella gialla, per paragonarsi agli ebrei perseguitati dai nazisti: un paragone non solo ridicolo, ma blasfemo verso la memoria della Shoah, la più grande tragedia del XX secolo”.

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