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Arresto di Giovanni Toti, cosa sappiamo. Ecco le presunte tangenti nel mirino della Guardia di Finanza. Altri nomi illustri coinvolti

Pubblicato il 09/05/2024 12:04

Il clamoroso arresto del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è diventato immediatamente il caso del giorno. Non poteva essere altrimenti, visto il peso e l’importanza di un personaggio che, dopo la carriera televisiva, cominciò il suo percorso politico come “delfino” di Silvio Berlusconi, per poi abbandonare Forza Italia e diventare governatore ligure. Ora, dopo aver eseguito lunghe indagini e decine di perquisizioni, la Procura e la Guardia di Finanza avrebbero scoperchiato un giro di tangenti e di favori che coinvolgono, oltre a Toti, diversi esponenti politici e manager che operavano fra Genova, La Spezia e Sanremo. Nel mirino delle Fiamme Gialle ci sarebbe anche il voto di scambio e favori per aziende e imprenditori in cambio di contanti. (continua dopo la foto)

I Pm di Genova sostengono che non si tratterebbe, da parte degli imprenditori, di finanziamenti politici, ma di reati con al centro robuste mazzette. Al centro delle indagini sarebbero la costruzione di una cittadella superlusso, di concessioni per le aree del porto e per alcuni supermercati. L’inchiesta non si ferma al Governatore, ma coinvolge anche l’ex Presidente delle squadre di calcio di Genoa e Livorno Aldo Spinelli, anch’egli ai domiciliari. Mentre l’ex Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Paolo Emilio Signorini si sono addirittura aperte le porte del carcere. E ai domiciliari è finito anche il Capo di Gabinetto Regionale della Liguria Matteo Cozzani, accusato dai Pm di essere “il braccio operativo del malaffare”. (continua dopo la foto)

Le accuse dei magistrati sono molto circostanziate. In particolare, la società Punta dell’Olmo di Spinelli avrebbe “messo le mani” su una spiaggia dove è stato costruita una cittadella superlusso del costo di 100 milioni di Euro. Ancora Spinelli, nel dicembre del 2021, avrebbe ottenuto una proroga trentennale per la concessione delle aree del Terminal Rinfuse. Dopo 5 giorni dalla concessione, da quattro società appartenenti all’ex Presidente del Genoa sarebbero partiti bonifici da 40.000 Euro per il Comitato Giovanni Toti Liguria. Altre accuse riguardano le “scorciatoie” per l’apertura di due supermercati Esselunga a Genova. Secondo la Procura, per favorire l’insediamento dei punti vendita della nota catena di grande distribuzione sarebbero stati commessi atti illeciti. Toti, come prevede la legge Severino, è stato sospeso dal suo incarico in attesa di nuovi sviluppi.