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“Annullato il licenziamento” di Cristiello, il lavoratore cacciato per un post su Fb. La sentenza del Giudice

Pubblicato il 26/07/2021 15:29 - Aggiornato il 26/07/2021 15:43

Dopo numerose battaglie questa mattina si è realizzata una grande vittoria. Riccardo Cristiello, il lavoratore che era stato licenziato ingiustamente e vergognosamente da Arcelor Mittal perchè “aveva osato” commentare con un post su Facebook la fiction “Svegliati amore mio”, è stato reintegrato.

Il Giudice del Lavoro, dott. Giovanni De Palma, ha annullato il licenziamento. Nella sentenza si legge che il reintegro è avvenuto sulla base del fatto che “la sceneggiatura della serie tv in parola riecheggi una vicenda temporalmente collocata agli inizi degli anni 2000 e che la gestione del centro siderurgico di Taranto sia stata nel tempo affidata ad una pluralità di soggetti giuridici e soltanto a far data dall’anno 2018 ad Arcelor Mittal s.p.a., oggi Acciaierie Italia s.p.a. Al contempo, vi è prova documentale delle recenti pubblicazioni di ricerche scientifiche sulla maggiore incidenza delle malattie oncologiche nella popolazione minorile tarantina, delle inchieste giudiziarie condotte dalla Procura della Repubblica di Taranto nei confronti delle “vecchie gestioni dello stabilimento”, nonché delle manifestazioni di denuncia dei decessi in età pediatrica a causa di tumori, più volte organizzate nella città ionica”. (Continua dopo la foto)

Riccardo Cristello dichiara: “Aspettavo questa notizia da quattro mesi. Bella per me e per la mia famiglia, e per tutti coloro che ancora credono nella giustizia… È una giornata che non so descrivere, piena di gioia, nella speranza che possa essere un punto di arrivo, e non l’inizio di nuove battaglie”. (Continua dopo la foto)

Una storia questa che racconta la trama, a cui purtroppo siamo fin troppo abituati, della grande multinazionale “padrona” che manca vergognosamente di rispetto a tutti i suoi lavoratori, arrivando persino a calpestarne la libertà di esprimere il proprio pensiero. Il senatore Gianluigi Paragone e Italexit hanno appoggiato con grande fervore questa battaglia e partecipano con emozione alla notizia del reintegro di Riccardo.